A seconda delle diverse sensibilità e culture, gli indagatori delle cose dello Spirito, affermano o negano la continuità tra il mondo fisico e il mondo metafisico, tra il regno della materia e quello dello spirito, tra “questo basso mondo” è l’altro. La questione, sebbene molto dibattuta, ha qualche valore solo in ambito psicologico perché determina l’atteggiamento del fedele e del mistico rispetto alle incombenze imposte dal quotidiano e alle regole di convivenza che esse determinano: adesione secondo le leggi morali e religiose al basso mondo in preparazione dell’accesso all’altro; o rifiuto di esso perché corrompe e distoglie l’attenzione dalle cose dello spirito. Strumento di ascensione in un caso, causa di dannazione nell’altro. La mediazione è stata trovata nella vita religiosa santificante, capace cioè di volgere al divino ogni azione profana, purché o perché benedetta da pratiche o autorità religiose. La cosa è rilevante dunque per la vita civile e religiosa, ma non è certo centrale per la vita spirituale.
Dal punto di vista reale i mondi sono compresenti, anche se accessibili a diversi stati di coscienza; e conviventi ne sono gli abitanti. Meglio: vi è un’unica Realtà complessa, gli aspetti della quale appaiono (e possono dunque essere vissuti) all’adeguato stato di coscienza che corrisponde loro. Vi sono luoghi di confluenza in cui è possibile transitare dall’uno all’altro mondo, ma non si tratta di luoghi fisici, né metafisici in senso stretto: si tratta di transizioni interiori di stato di coscienza senza che a questo debba essere attribuito un valore psicologico: coscienza, in questo caso, è “stato spirituale”. Nel raggiungimento della possibilità di effettuare queste transizioni consiste un percorso spirituale: e tale capacità attiene alla coscienza pura, nella quale risiede la Verità dell’essere. In questo senso ogni coscienza realizzata (al Insan al Kamil) è in Sé l’interezza unitaria dei mondi, è il Cosmo, e vive in sé la pratica della transizione di stati spirituali. Egli vive ed agisce le proprie coscienze ed è questa la modalità attraverso la quale conosce la Realtà del Tutt’Uno.